“FLOEMA”: musica dalle piante.

Sabato 20 aprile dalle 15:00 performance di bioacustica nell'ambito del Festival delle Scienze di Roma - Audtorium Macro "Floema", un progetto di divulgazione di bioacustica dell'Istituto per i sistemi biologici del Cnr (Cnr-Isb), è un evento che si svolge nell'ambito del Festival della Scienza all'Auditorium del Macro (Museo di Arte Contemporanea) di Roma: una performance “interspecie” di Arts&Science dove musicisti e piante “musicali” danno luogo ad esecuzioni collaborative, di musica...

OPEN DAY ‘CONNECTIONS’

Giovedì 18 aprile open day in Area dedicato alla divulgazione scientifica

Donna in laboratorio

‘SHE CHOOSES STEM for the future’ – ERASMUS+

Martedì 16 aprile incontro delle ricercatrici CNR con i partner del progetto per parlare di donne e scienza

Call4Ideas: i quattro progetti finalisti  

Call4Ideas: i quattro progetti finalisti dell’iniziativa proposta dall’ARRM1

Omics & heritage (workshop): metagenomes and microbiomes for the study of cultural heritage conservation and archaeology

L’Istituto per i Sistemi Biologici del CNR, il Dipartimento di Biologia Ambientale e Biologia e Biotecnologie, Sapienza Università di Roma organizzano un workshop in presenza dedicato alle scienze “omiche” applicate allo studio ed alla conservazione dei beni culturali. Il workshop si terrà a Roma, nella Sala Marconi della sede centrale del CNR, a Piazzale Aldo Moro 7, il 14 e 15 maggio 2024. Si tratta di una iniziativa pensata per far incontrare i giovani studenti e ricercatori che si occupano...

Viaggio nel mondo della Scienza: Ricercatore per un giorno

Il 26, 27, 28 Febbraio 2024 i ricercatori del CNR Istituto di Ricerca Sulle Acque della sede di Montelibretti hanno incontrato gli studenti dell’ultimo anno della Scuola Primaria dell’Istituto Giovagnoli di Monterotondo (RM), 7 classi per un totale di 137 bambini e 16 insegnanti! Nell’ambito del progetto Didattico “Viaggio nel mondo della Scienza: Ricercatore per un giorno”, i ricercatori del CNR IRSA, in collaborazione con i colleghi del CNR IGAG e CNR ISP, hanno organizzato numerose attività...

ResET – Trasferimento di energia risonante da nanoparticelle plasmoniche a semiconduttori: un percorso per migliorare l’efficienza fotocatalitica solare

ResET è un progetto biennale finanziato dall'Unione Europea – Next Generation EU attraverso il bando PRIN PNRR2022.Ha lo scopo di studiare il trasferimento risonante di energia dai materiali plasmonici ai materiali semiconduttori per sensibilizzare questi materiali alla luce con energie sia al di sopra che al di sotto delle loro bande proibite. Con questo progetto ci proponiamo di studiare il trasferimento risonante di energia dai materiali plasmonici a semiconduttori per sensibilizzare questi...

SPEEDHY – Solar PhotoElectrochEmical black Diamond converters for hydrogen and ammonia production

Il progetto SPEEDHY (Solar PhotoElectrochEmical black Diamond converters for hydrogen and ammonia production), finanziato nell'ambito del settore PE5 dei PRIN 2022-U40, ha l'obiettivo di mostrare una nuova tecnologia basata su strutture di diamante ingegnerizzate per difetto, per la produzione verde di idrogeno (H2) e ammoniaca (NH3) sfruttando la radiazione solare concentrata. Il progetto SPEEDHY ha l'obiettivo di dimostrare l'utilizzo del diamante per lo sviluppo di dispositivi...

ESILARANTE – ElectroSpray Immobilization of LAccase foR cANnabinoids deTEction

ESILARANTE è un progetto finanziato dal MUR nell’ambito del bando PRIN 2022 che mira a caratterizzare e sviluppare una piattaforma di sensori portatili per il rilevamento del tetraidrocannabinolo (THC), basata su biosensori a base di laccasi prodotti attraverso la tecnica green di Deposizione ElettroSpray (ESD).Un'idea nata dalla collaborazione tra CNR - Istituto di Struttura della Materia e Alma Mater Studiorum - Università di Bologna. L'idea principale alla base del progetto ESILARANTE è...

XVIII incontro del Centro Internazionale di Scienze della Terra

Una delegazione del CNR-IGAG si trova in Argentina nell’ambito di un progetto di Cooperazione Internazionale finanziato dal MAECI (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Italia) e dal MINCYT (Ministerio de Ciencia, Técnica e Innovación, Argentina), dal titolo “Approccio multidisciplinare integrato per l’individuazione ed il recupero di materie prime da rifiuti minerari, mediante telerilevamento”. Della delegazione fanno parte il Dott. Stefano Ubaldini (coordinatore...

Area territoriale
di Ricerca di Roma 1

L’Area territoriale di Ricerca di Roma 1 (ARRM1), nata nel 1970 e con una superficie di 87 ettari, è stata la prima area di ricerca del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).

Ubicata nel comune di Montelibretti, a circa 30 km a nord di Roma, ARRM1 ospita attualmente 11 Istituti e 400 esperti (ricercatori, tecnologi, tecnici, amministrativi e altri collaboratori), impegnati in progetti di ricerca multidisciplinari sia nazionali che internazionali, le cui attività sono finalizzate a dare risposte ai molti quesiti che le sfide mondiali ci pongono in diversi settori scientifici.

L’ARRM1 nasce con il proposito di aggregare diverse competenze scientifiche e infrastrutture di ricerca in un unico polo, per favorire lo sviluppo di iniziative tra i ricercatori ottimizzando risorse, attività e servizi comuni.

Numerose sono le infrastrutture di ricerca presenti presso ARRM1, come la stazione di monitoraggio “A. Liberti”, un biodigestore e due serre.

Inoltre sono disponibili diversi servizi, tra cui la sala conferenze, la biblioteca e la sala mensa.

Gli ambiti di Ricerca

Ambiente

Agro Alimentare

Chimica

Fisica

Beni Culturali

ARRM1 oltre la ricerca

Biodiversità

L’Area territoriale di Ricerca di Roma 1 è situata nella campagna sabina e affaccia sulla valle del Tevere, con un’estensione di quasi 90 ettari. Più della metà di questa superficie è libera da edifici e strade, lasciando spazio ad ambienti naturali di diverso tipo come prati, campi coltivati, zone boscose e bacini di acqua dolce. Per questa ragione sia la componente vegetale che la componente animale sono ben rappresentate. Alcuni gruppi sono stati oggetto di progetti e studi dedicati. In merito alla vegetazione, sono stati realizzati diversi studi tra l’”orto dei semplici” (dedicato a piante aromatiche) e il progetto Ossigeno, un intervento di massiccia piantumazione di arbusti e alberi. Per la fauna sono stati condotti censimenti puntuali sugli uccelli, i cui risultati sono pubblicati nel primo numero dei Quaderni naturalistici. Sono presenti anche molte specie appartenenti alle altre classi di vertebrati, insetti e ragni, che meriterebbero monitoraggi approfonditi.

Archeologia

All’interno dell’Area territoriale di Ricerca di Roma 1, su un’altura a 51 m.l.m, in posizione dominante sulla via Salaria prospiciente il Tevere, si trova la necropoli di Colle del Forno, il nucleo più esterno del sepolcreto del sito dell’antica Eretum (odierna Casa Cotta, nel comune di Montelibretti), una delle città più importanti della regione i cui primi insediamenti datano al VII secolo a. C.

Sebbene una delle tombe fosse già stata scavata nel 1934, la scoperta della necropoli avvenne nel dicembre del 1970 durante i lavori per la realizzazione delle infrastrutture dell’Area. Una serie di campagne di scavo iniziata nel 1971 dal Centro di Studi per l’Archeologia Etrusco-Italica (poi confluito nell’attuale ISPC) mise in luce 23 tombe a camera la cui utilizzazione va dalla fine del VII agli inizi del III secolo a C.

Nel corso degli anni 1980-2000, la collina è stata indagata con metodi geofisici dall’Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali (anch’esso confluito nell’ISPC) e tra il 2003 e il 2008 nuovi scavi hanno portato alla scoperta di altre 16 tombe.

Sostenibilità

L’Area territoriale di Ricerca di Roma 1 è impegnata in un cammino di riduzione delle emissioni e intende raggiungere nei prossimi anni l’indipendenza dall’utilizzo delle fonti fossili. il percorso complessivo di riduzione delle emissioni sarà caratterizzato da un processo di efficientamento energetico degli impianti tecnologici esistenti e dall’installazione di impianti di produzione di energia elettrica da impianti fotovoltaici.

Importante sarà la realizzazione di interventi di miglioramento delle prestazioni degli involucri edilizi che ospitano gli uffici e i laboratori di ricerca.

Previsti rilevanti interventi di riqualificazione di edifici quali la foresteria che diverranno edifici NZEB (Nearly Zero Energy Building).